Le prove di un omicidio chiuse in un iPhone, ma Cupertino non vuole svelare la password

Nicoletta Figini, una donna di 55 anni, è stata uccisa lo scorso luglio in circostante misteriose.

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L’omicidio rimane tutt’oggi ancora irrisolto, secondo gli inquirenti, le prove per poter incastrare gli assassini, sarebbero in uno dei suoi 3 cellulari, un iPhone 5, il problema è che è protetto dal codice di sblocco e non è ancora stato possibile risalire alla password per poter accedere al dispositivo. L’azienda di Cupertino, non ha nessuna intenzione di svelare la password, in quanto non sussistono le norme internazionali, la Procura della Repubblica sta cercando in ogni modo di trovare un accordo, per il momento senza alcun successo. Apple si è resa disponibile a collaborare solo in presenza di un ordine proveniente da un Giudice, nella propria sede in California.

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