Un grave difetto nel rimborso fai-da-te degli iTunes Store ed App Store!

Il difetto fondamentale con i rimborsi “fai-da-te” entro 14 giorni negli iTunes Store ed App Store dell’UE: l’app viene mantenuta per sempre.

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Una settimana fa, Apple ha introdotto i rimborsi entro 14 giorni senza-porre-domande nell’UE per i contenuti di iTunes Store ed App Store. Ciò significa che, senza la necessità di un motivo, qualsiasi cliente di Apple in Europa può ottenere un rimborso per (principalmente) acquisti in-app nel giro di 5-7 giorni. Questo è come ciò viene descritto, almeno.

Ma tutto questo apre delle possibilità di abuso. Ad esempio, se si completa un gioco entro due settimane, sarà quindi possibile riottenere i propri soldi indietro ed in questo modo non aver pagato sostanzialmente niente. Alcuni sviluppatori lo hanno provato direttamente, e sembra che vi sia un problema ancora più grande. Almeno, in questo momento, quando il rimborso viene elaborato, l’applicazione continua a funzionare. In altre parole, si ottiene l’applicazione gratuitamente, per sempre.

Quello che succede è che l’applicazione viene rimossa dalla cronologia delle app ‘Acquistate’ dal proprio account, quindi non è possibile ri-scaricare l’applicazione dallo Store (come articolo già acquistato). Tuttavia, finché l’applicazione, già scaricata, rimane sul dispositivo, il file non viene eliminato e non smette mai di funzionare. Ciò significa che l’applicazione è ancora accessibile dalla schermata principale ed è completamente funzionante.

Il file IPA è ancora presente in iTunes sul Mac di chi l’ha provato, quindi teoricamente si potrebbe cancellare l’app dal dispositivo e sincronizzarla di nuovo attraverso il computer ogni volta che si desidera. Inoltre, anche se accadesse di perdere o cancellare il file, un giorno, è tecnicamente possibile semplicemente acquistare nuovamente l’applicazione e farsela rimborsare … di nuovo.

Chi ha testato la “tecnica” (se si può chiamare così) lo ha fatto soltanto con le applicazioni, ma tecnicamente dovrebbe funzionare anche con musica, film e libri. Questo sembra un grosso problema, almeno per gli sviluppatori. Significherebbe app e contenuti perennemente gratuiti. Attualmente non si sa se questo comportamento sia stato previsto, ma tutto ciò sembra stupido e potenzialmente molto dannoso per la comunità degli sviluppatori, una volta che il pubblico venga a conoscenza che tutto questo è possibile.

Mi aspetterei che Apple monitorasse gli abusi di questa funzione, ma in questo momento non credo che ci sia niente che possano fare al riguardo, per il momento. Non possono impedire alla gente di usare la funzione – ora è diritto dell’UE – e non sembra che sia possibile cambiare questa funzionalità senza un aggiornamento software (per esempio, fare in modo che l’app venga eliminata quando il rimborso viene elaborato, oppure riaddebitare il costo del contenuto se viene ancora rilevato nel dispositivo dopo il rimborso processato).

Gli sviluppatori che hanno fatto la scoperta hanno già contattato Apple per ottenere alcuni chiarimenti sul comportamento previsto da questo sistema per la questione, ma la società non ha ancora risposto.

Vi terremo aggiornati appena avremo maggiori informazioni.

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