Il famoso servizio di taxi Uber vuole lanciare i primi robotaxi senza conducente, in giro per le città del mondo. Ecco cosa succede!
Uber ha annunciato la sua terza partnership con una società cinese di veicoli autonomi questa settimana, rivelando l’appetito del gigante del ride-hail e della consegna per il dominio globale nel settore emergente dei robotaxi.
Uber non si ferma: i robotaxi arriveranno!
Uber ha annunciato una serie di partnership con aziende cinesi specializzate in veicoli autonomi per espandere i suoi servizi robotaxi in Europa e Medio Oriente. Tra queste collaborazioni spiccano quelle con Pony AI, WeRide e Momenta. Queste alleanze mirano a rafforzare la presenza di Uber nel settore della mobilità autonoma, sfruttando l’esperienza e la tecnologia avanzata di queste aziende cinesi.
La collaborazione con Pony AI prevede il lancio di robotaxi su Uber in un mercato chiave del Medio Oriente entro la fine del 2025. Parallelamente, l’accordo con Momenta mira a introdurre servizi robotaxi in Europa nel 2026. WeRide, già partner di Uber ad Abu Dhabi, prevede di espandere i suoi servizi in 15 città tra Medio Oriente ed Europa nei prossimi cinque anni.
Futuro delle automobili autonome
Queste partnership rappresentano un passo significativo per Uber nella sua strategia di espansione globale nel settore dei veicoli autonomi. Collaborando con aziende cinesi all’avanguardia, Uber punta a offrire servizi di mobilità più efficienti ed innovativi, affrontando la crescente concorrenza nel mercato della guida autonoma. Questa mossa potrebbe anche influenzare le politiche e le regolamentazioni sulla mobilità autonoma in Europa e Medio Oriente, aprendo la strada a ulteriori innovazioni nel settore.
Skype chiude ufficialmente!
Dopo averlo annunciato diversi mesi fa, Microsoft ha ufficialmente ritirato e chiuso la piattaforma di comunicazione Skype, soprannominata obsoleta, per spingere gli utenti esistenti ad adottare invece la nuova app e sito Teams.
Il programma per Mac e Windows ha chiuso ufficialmente il 5 maggio in tutto il mondo, e nei due mesi precedenti avresti dovuto migrare i tuoi dati e contatti su Teams.
Secondo Jeff Teper, presidente di Microsoft che supervisiona gli strumenti di comunicazione e collaborazione, la necessità di maggiori investimenti nell’IA è una grande ragione per cui Skype viene ritirato. Insomma, i soldi, andranno da un’altra parte!
Secondo la famosissima testata Bloomberg News, mentre Skype aveva oltre 300 milioni di utenti mensili nel 2016, quel numero si è ridotto a circa 36 milioni entro il 2023 man mano che Microsoft Teams è cresciuto.
Ricordiamo che, nel 2011, Microsoft ha acquisito Skype per 8,5 miliardi di dollari, che non è tanto tempo fa, pensandoci bene.
Con la chiusura di Skype, gli utenti cercano alternative affidabili per le comunicazioni online. Microsoft Teams si presenta come la scelta più naturale, offrendo funzionalità simili e una perfetta integrazione con gli altri servizi Microsoft. Altre opzioni popolari includono Zoom, noto per la sua facilità d’uso e affidabilità; Google Meet, integrato con l’ecosistema Google; e WebEx, apprezzato nel settore aziendale.
Per comunicazioni più informali o orientate al gaming, piattaforme come Discord e Signal offrono soluzioni efficaci. La chiusura di Skype segna la fine di un’era, ma apre anche la strada a nuove innovazioni nel campo della comunicazione digitale.
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