Gemini: Google lancia la nuova app per iPad

Google lancia l’app Gemini per iPad, offrendo un’esperienza AI ottimizzata con funzionalità avanzate come Gemini Live e Deep Research.

Google ha finalmente lanciato la versione nativa per iPad della sua app Gemini, portando l’esperienza dell’intelligenza artificiale generativa su uno schermo più grande e con funzionalità ottimizzate per iPadOS. Questa mossa segna un passo significativo nell’espansione dell’ecosistema AI di Google, offrendo agli utenti iPad un accesso completo e fluido alle potenzialità di Gemini.

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Gemini arriva anche su iPad

Fino ad oggi, gli utenti iPad potevano utilizzare Gemini solo attraverso la versione iOS in modalità compatibilità, limitando l’esperienza utente. Con il rilascio dell’app dedicata per iPadOS, Google promette un’esperienza “fluida e ottimizzata” che sfrutta appieno le capacità del tablet.

Tra le funzionalità principali:

  • Gemini Live: conversazioni naturali in oltre 45 lingue, permettendo anche interazioni vocali fluide ed intuitive;
  • Deep Research: generazione rapida di report e raccolta efficiente di informazioni;
  • Audio Overview: elaborazione e comprensione di file audio, ora disponibile in più di 45 lingue;
  • Canvas: spazio collaborativo per la co-creazione e modifica di documenti e codice insieme all’AI;
  • Generazione di immagini e video: creazione di contenuti visivi direttamente sull’iPad.

L’app supporta anche il multitasking con la funzione split view, consentendo di utilizzare Gemini accanto ad altre applicazioni. Inoltre, è possibile aggiungere widget alla schermata principale e accedere alla libreria di Google Foto direttamente dall’app.

L’app Gemini è disponibile gratuitamente su App Store in tutti i paesi dove il servizio è offerto. Per accedere a funzionalità avanzate come Gemini Live e Deep Research, è necessario un abbonamento a Gemini Advanced, parte del piano Google One AI Premium.

Fortnite sta per tornare!

Come confermato alla stampa durante una dichiarazione, Tim Sweeney, CEO di Epic Games, ha annunciato il ritorno imminente di Fortnite su App Store degli Stati Uniti, utilizzando un account sviluppatore con sede in Svezia e non quello USA, precedentemente creato per il mercato europeo. (Ricordiamo che Apple ha bannato l’account di Epic negli Stati Uniti anni fa).

Ovviamente, per il momento, non si parla di un ritorno anche per il mercato UE, ma solo per gli Stati Uniti, che beneficeranno di questo ritorno entro questa settimana, come detto dal CEO di Epic per la seconda volta.

l ritorno di Fortnite su iOS rappresenta una vittoria significativa per Epic Games e potrebbe segnare un cambiamento nelle politiche dell’App Store. Gli sviluppatori ora possono informare gli utenti su metodi di pagamento alternativi, potenzialmente riducendo le commissioni imposte da Apple.

Per gli utenti, ciò significa maggiore trasparenza e possibilità di scegliere opzioni di pagamento più convenienti. Tuttavia, Apple ha annunciato l’intenzione di appellarsi alla decisione, lasciando aperta la questione su come evolveranno le politiche dell’App Store in futuro.

Come confermato giorni fa dal CEO di EpicGames, Tim Sweeney: “La prossima settimana restituiremo Fortnite ad App Store su iOS negli Stati Uniti. Epic presenta una proposta di pace: se Apple risolve tutto senza attriti e senza tasse in tutto il mondo, restituiremo Fortnite ad App Store e abbandoneremo il contenzioso attuale e futuro sull’argomento”.

Il giudice Yvonne Gonzalez-Rogers, che ha gestito “Apple contro Epic Games” negli ultimi cinque anni, ha riferito che Apple è in “violazione intenzionale” dell’ingiunzione che ha emesso per vietare la condotta ed i prezzi anticoncorrenziali. “I continui tentativi di Apple di interferire con la concorrenza non saranno tollerati”, si legge nella sentenza.

Per chi non lo sapesse, nel 2024, Epic Games ha accusato Apple di aver violato l’ingiunzione anti-sterzo del 2021. Apple ha permesso agli sviluppatori di inserire un singolo link nelle loro app che porta ad un sito web dove i clienti possono effettuare un acquisto, senza utilizzare il sistema di acquisto in-app, ma Apple ha continuato ad addebitare una commissione per tutto questo, richiedendo agli sviluppatori di pagare tra il 12% ed il 27% per gli acquisti effettuati utilizzando questi link in-app.

Epic Games ha chiesto un oltraggio al tribunale per non aver rispettato l’ordine, a causa della tassa e di altre rigide regole che circondano l’opzione di collegamento singolo disponibile per gli sviluppatori. Apple, nel frattempo, ha affermato di essere pienamente conforme all’ingiunzione, ma il giudice si è schierato con Epic Games.

Il giudice Rogers ha detto anche che la corte “non tollererà ulteriori ritardi” ed “Apple non impedirà la più concorrenza”.

[fonte]

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