PayPal sbarca su iPhone: pagamenti “tap to pay” disponibili in Italia

PayPal lancia Tap to Pay su iPhone in Europa grazie al DMA, offrendo un’alternativa ad Apple Pay per pagamenti contactless sicuri.

Arriva ufficialmente la compatibilità fra PayPal e la funzione “Tap to Pay” di iPhone, che permettono pagamenti alternativi ad Apple Pay.

PayPal arriva su iPhone!

Con l’entrata in vigore del Digital Markets Act (DMA) nell’Unione Europea, Apple è stata costretta ad aprire l’accesso al chip NFC degli iPhone a terze parti. Questo cambiamento epocale ha permesso a servizi di pagamento alternativi, come PayPal, di offrire funzionalità di pagamento contactless direttamente tramite le proprie app, senza dover passare per Apple Pay.

PayPal è tra i primi a sfruttare questa nuova opportunità, lanciando la funzione “tap-to-pay” per gli utenti iPhone in Germania. Gli utenti possono ora effettuare pagamenti contactless nei negozi fisici utilizzando l’app PayPal, semplicemente avvicinando il proprio iPhone ai terminali compatibili con Mastercard. Questa funzione rappresenta un passo significativo verso una maggiore concorrenza nel settore dei pagamenti mobili, offrendo agli utenti più opzioni e flessibilità.

Dopo il lancio in Germania, è lecito aspettarsi che PayPal estenda questa funzionalità ad altri paesi europei, inclusa l’Italia. Apple ha già introdotto la funzione “Tap to Pay” su iPhone in Italia nel maggio 2024, permettendo agli esercenti di accettare pagamenti contactless senza hardware

L’espansione di Tap to Pay su iPhone ha già raggiunto diversi paesi europei, tra cui Polonia, Bulgaria, Finlandia, Liechtenstein, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Svizzera e Ungheria, offrendo a milioni di commercianti la possibilità di accettare pagamenti contactless in modo semplice e sicuro.

Con l’apertura dell’NFC a terze parti, la sicurezza e la privacy rimangono una priorità. Apple richiede che le app che utilizzano l’NFC per i pagamenti rispettino gli standard di sicurezza del settore, come avere accordi validi con fornitori di servizi di pagamento autorizzati.

Inoltre, tutte le transazioni effettuate tramite Tap to Pay su iPhone sono criptate e processate utilizzando il Secure Element, garantendo che Apple non conosca cosa viene acquistato né chi lo sta acquistando.

Guerra legale tra Messico e Google

La controversia ha avuto origine da un ordine esecutivo firmato dal presidente Donald Trump nel gennaio 2025, che richiedeva la modifica del nome per la porzione del golfo sotto giurisdizione statunitense. Tuttavia, Google ha esteso questa denominazione a tutta l’area visibile dagli Stati Uniti, suscitando l’indignazione del Messico.

La presidente Sheinbaum ha sottolineato che gli Stati Uniti non hanno l’autorità di rinominare unilateralmente un corpo idrico che confina con più paesi, tra cui il Messico e Cuba.

Google ha difeso la sua decisione affermando di seguire le denominazioni ufficiali fornite dai governi locali. Di conseguenza, gli utenti negli Stati Uniti vedono “Golfo d’America”, quelli in Messico vedono “Golfo del Messico”, mentre gli utenti di altri paesi vedono entrambe le denominazioni.

Nonostante le proteste del Messico, Google ha mantenuto la sua posizione, citando politiche di lunga data che prevedono l’adozione di nomi aggiornati secondo le fonti governative ufficiali.

La questione ha sollevato preoccupazioni riguardo alla sovranità nazionale e all’accuratezza delle rappresentazioni geografiche da parte delle grandi aziende tecnologiche.

Il Messico ha presentato una causa civile contro Google, sostenendo che la modifica del nome viola la sovranità nazionale e le convenzioni internazionali.

Nel frattempo, il Congresso degli Stati Uniti ha approvato una legge che formalizza la denominazione “Golfo d’America”, intensificando ulteriormente la disputa.

La presidente Sheinbaum ha proposto, in tono provocatorio, di rinominare gli Stati Uniti in “America Messicana”, sottolineando l’assurdità della situazione.

[fonte]

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