Meta AI pubblica per errore migliaia di chat private degli utenti, esponendo dati personali e informazioni delicate.
Meta AI pubblica chat private degli utenti
Un grave problema di privacy ha recentemente coinvolto l’app Meta AI, che ha reso pubbliche migliaia di conversazioni private senza il consenso consapevole degli utenti. Un malfunzionamento, o meglio una funzionalità poco chiara, avrebbe permesso la diffusione di informazioni estremamente riservate, mettendo seriamente a rischio la sicurezza dei dati personali.
Secondo le prime ricostruzioni, il problema sarebbe legato a una nuova funzione integrata nell’app Meta AI, ancora poco documentata e apparentemente poco comunicata agli utenti. All’interno dell’app sarebbe infatti presente un pulsante di condivisione, che consentirebbe di pubblicare automaticamente le conversazioni avute con l’intelligenza artificiale direttamente sui social network collegati, come Instagram e Facebook.
Questa funzione di pubblicazione immediata, però, sembra essere stata attivata in molti casi in maniera involontaria, portando online informazioni riservate. Alcuni utenti, ignari delle reali conseguenze, avrebbero così reso visibili a tutti dati sensibili come:
- Informazioni personali e private.
- Domande imbarazzanti o intime.
- Consigli su pratiche illecite come l’evasione fiscale.
- Discussioni su relazioni sentimentali o problematiche legate alla salute.
A lanciare l’allarme è stata Rachel Tobac, nota esperta di sicurezza, che ha individuato numerose conversazioni potenzialmente dannose per la privacy degli utenti.
Mancanza di seria trasparenza
Ad aggravare la situazione è la scarsa chiarezza con cui Meta avrebbe gestito questa funzione. Non sono state fornite informazioni dettagliate su:
- Dove vengano pubblicati i contenuti dopo aver premuto il tasto di condivisione.
- Quali siano le impostazioni di privacy predefinite per i contenuti pubblicati.
- Come gli utenti possano gestire o annullare le pubblicazioni accidentali.
Il rischio è che immagini, messaggi vocali, screenshot e registrazioni audio finiscano sui social senza che l’utente se ne renda pienamente conto.La reazione del pubblico e le polemiche
L’accaduto ha alimentato forti polemiche tra utenti e analisti di sicurezza informatica. L’app Meta AI, disponibile dal 29 aprile, aveva già registrato oltre 6,5 milioni di download in pochissimo tempo.
Dopo il diffondersi della notizia, molti utenti hanno iniziato a utilizzare l’app per scopi ironici e di trolling, pubblicando contenuti bizzarri e generando immagini al limite del surreale con protagonisti come Mark Zuckerberg e persino Super Mario.
Nonostante il tono più leggero adottato da alcuni, il tema centrale resta estremamente serio, coinvolgendo ancora una volta i problemi di gestione della privacy da parte di Meta, già più volte criticata in passato per questioni simili.
Nessuna dichiarazione ufficiale da Meta
Al momento, Meta non ha ancora rilasciato comunicazioni ufficiali in merito all’accaduto, lasciando aperti numerosi interrogativi su:
- L’effettiva natura della funzione.
- La possibilità di future modifiche o rimozioni della stessa.
- Le responsabilità in caso di danni ai dati personali degli utenti coinvolti.
La vicenda resta quindi in continua evoluzione e sarà fondamentale monitorare le prossime mosse dell’azienda per capire come intenderà gestire il problema.
Su AppleZein continueremo ad aggiornarvi costantemente su tutte le novità e sviluppi relativi al caso Meta AI e sulla sicurezza dei vostri dati.
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