Meta e TikTok dovranno affrontare una causa per la morte di un ragazzo a NYC: secondo l’accusa, avrebbero promosso contenuti pericolosi.
Meta e TikTok accusati di responsabilità dopo una tragedia a New York
Un giudice dello Stato di New York ha stabilito che Meta e ByteDance, proprietaria di TikTok, dovranno affrontare una causa legale per la morte di un quindicenne avvenuta durante un atto estremo noto come “subway surfing”. Secondo l’accusa, i social avrebbero spinto l’adolescente verso contenuti pericolosi.
La tragedia e l’accusa contro le piattaforme
Zackery Nazario, 15 anni, è morto nel 2023 mentre cercava di “surfare” sul tetto di un treno in movimento diretto a Brooklyn, attraversando il Williamsburg Bridge. A causarne la morte è stato un impatto con una trave bassa. Dopo la tragedia, la madre ha scoperto diversi video su Instagram e TikTok che promuovevano questo pericoloso comportamento. Secondo la donna, gli algoritmi delle piattaforme avrebbero mostrato e incentivato questi contenuti a suo figlio, portandolo a imitarli.
Il cosiddetto “subway surfing” consiste nel salire sul tetto o tra le carrozze dei treni in movimento. Nonostante i rischi estremi, è diventato virale tra alcuni giovani, in parte a causa delle sfide e dei video che circolano sui social.
Una causa senza precedenti per Meta e TikTok
Il giudice ha respinto i tentativi di Meta e ByteDance di ottenere l’archiviazione immediata, nonostante l’invocazione della Sezione 230 del Communications Decency Act e del Primo Emendamento, che solitamente proteggono le piattaforme online da responsabilità sui contenuti generati dagli utenti.
Secondo il tribunale, se le accuse della madre fossero vere, sarebbe possibile dimostrare che le piattaforme hanno fatto più che ospitare contenuti, partecipando attivamente alla loro promozione attraverso algoritmi mirati ai giovani. La causa include accuse di negligenza, responsabilità da prodotto e morte ingiusta.
Anche se Instagram ha introdotto strumenti di supervisione parentale, il caso solleva dubbi sulla reale efficacia di queste misure e su quanto le piattaforme siano responsabili delle conseguenze dei contenuti mostrati agli utenti più giovani.
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