Residenza fiscale: Tim Cook a colloquio con il governo irlandese

Il Ceo di Apple vola in irlanda per parlare di una redifinizione della legge in materia di detrazioni fiscali e si reca in visita alle sedi fiscali dell’azienda.

0522-apple-cork-ireland-630x4201In irlanda il giro d’affari di Apple, cosi come di moltissime altre multinazionali, è veramente considerevole grazie proprio alle agevolazioni fiscali che rendeva il paese un vero e proprio paradiso fiscale per le società che desideravano espandersi verso l’europa da altri continenti. Il paese infatti ospita il più grande centro di distribuzione di Apple nel vecchio continente ed è la sede degli impianti di produzione del Macbook Pro come lo è stato del primo iMac.

Una lacuna della legislazione irlandese ha permesso per anni a grandi aziende internazionali, come quella di Cupertino, di stanziare proprio qui la residenza delle proprie sedi fiscali, ottenendo grandi vantaggi dalla bassissima pressione fiscale che l’irlanda impone alla aziende presenti sul territorio, “evadendo” quindi gran parte della pressione fiscale presente nel resto dei paesi europei, in maniera dl tutto legale. Le cose però ora sono cambiate e il Ceo di Apple in persona si è recato a colloquio con i rappresentanti del governo irlandese per rinegoziare la nuova legge.

Il governo ha infatti intenzione di varare una nuova legge che renderà decisamente più oneroso detenere la residenza fiscale nel paese, ma che non impedirà certo ad Apple di spostarsi con le proprie sedi in paesi con una pressione fiscale più leggera. Non ci resta che aspettare quindi per conoscere se Apple rimarrà fedele al paese o deciderà di migrare altrove.

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