Un ingegnere Apple ci svela come è stato creato il primo iPhone, e come Steve Jobs la pensava

In una rara intervista, svelata al mondo, nella mischia legale tra Samsung ed Apple, un ingegnere ha raccontato dove tutto è cominciato quando crearono il primo iPhone.

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Parlando con il WSJ, Greg Christie, ha spiegato come il progetto segreto, chiamato “Viola”, ha portato alla luce il primo iPhone.

Ad un certo punto, l’ex capo Apple, Steve Jobs, gli ha detto chiaramente: “La squadra ha due settimane, o finite il progetto, o lo assegneremo ad un’altra squadra”. Steve voleva idee più grandi e concetti più grandi. Alla fine, la squadra, incredibilmente piccola, aveva delineato un cellulare touchscreen con swipe-to-unlock, senza tastiera fisica e con tutte le funzioni di riproduzione musicale della serie iPod dell’azienda. I primi test del software furono fatti su un touchscreen di plastica, collegato ad un desktop Mac datato, quello che troviamo nell’immagini qui sopra, con il tentativo di emulare un processore mobile a bassa potenza.

Christie ha dovuto fare le presentazioni del prototipo, due volte al mese, direttamente a Steve Jobs, e una volta che si è deciso che questo sarebbe stato qualcosa di reale, il vero lavoro iniziò. In due anni e mezzo di maratona, in cui Jobs fu ossessionato di ogni singolo dettaglio, avevano concluso tutto, aggiungendo anche una vista split-screen per email,e per gli sms, che fu però abbandonata prima del lancio ufficiale.Steve aveva pensato che fosse stupido fare una schermata divisa, su un così piccolo display.

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