WWDC: che fine hanno fatto le mappe in iOS 8?

Durante il WWDC della settimana scorsa, Apple non ha “quasi” nemmeno menzionato le sue Mappe.

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Apple, durante il WWDC, ha consegnato alcuni aggiornamenti significativi: ha rilasciato, tra le altre cose, circa 4.000 nuove API (e un nuovo linguaggio di programmazione) per gli sviluppatori e ha rinforzato i servizi cloud.

Ma una area di business di Apple era quasi introvabile al main event: Mappe.

Il “Quasi” perché non è stato un evento senza alcuna menzione a Mappe: Apple ha spiegato che da ora offre mappe vettoriali e altri miglioramenti in Cina. E c’è una caratteristica in iOS 8, che darà ai gestori dei locali la possibilità di aggiungere altri dati di posizionamento.

Ma da quello che abbiamo capito, questo non è ciò che Apple aveva previsto.

Apple non rivela mai i suoi piani prima del loro annuncio, ma un rapporto abbastanza dettagliato pubblicato prima della conferenza da 9to5Mac spiegava ciò che avrebbe dovuto contenere il nuovo aggiornamento di Mappe, come dati “più affidabili”, punti di interesse e migliorate etichette per rendere luoghi come aeroporti, autostrade e parchi più facili da trovare. Inoltre ci si aspettavano le indicazioni del trasporto pubblico (cioè fornire alle persone dati sugli autobus nei dintorni, metropolitane e treni). In più, il rapporto osserva piani per integrare funzionalità di realtà aumentata per dare all’utente le immagini di ciò che è presente nelle sue vicinanze.

Secondo un informatore, tutte queste novità non sono state presentate per una questione di personale:

Molti sviluppatori hanno lasciato l’azienda. Per lo più è stato il fallimento del project manager e dei responsabili del progetto di ingegneria, le attività erano molto mal pianificate, gli sviluppatori hanno dovuto cambiare più volte da progetto a progetto.

Queste parole sembrano poi essere state confermata da un’altra fonte:

Direi che la pianificazione, la gestione dei progetti e le questioni di politica interna sono state un fattore molto più significativo per il mancato completamento dei progetti di sviluppatori che hanno poi lasciato il gruppo.

Al WWDC 2012 Apple ha presentato una nuova versione della sua applicazione Mappe, una mossa molto coraggiosa da parte di Apple di tagliare fuori la potente (e affidabile) Google Maps dai propri dati cartografici.

Purtroppo, però, si è rivelata una mossa disastrosa per l’azienda. Dati inaffidabili, rendering casuali e utenti smarriti, e, infine, sono arrivate le scuse dal CEO Tim Cook, con la promessa che le cose sarebbero migliorate.

Negli ultimi due anni, Apple si è data molto da fare per migliorare la sua navigazione e la sua mappatura: nel 2013, 5 delle 13 acquisizioni di Apple erano riguardanti la localizzazione. Sono state acquisite Aziende come BroadMap, Imbarco, HopStop (queste ultime due in particolare focalizzate su informazioni di transito), e proprio la settimana scorsa Spotsetter.

Ovviamente, Apple non sta lavorando durante una battuta d’arresto nel mercato. Google ha lanciato e continua a valorizzare un grande Google Maps per iOS, e altri come MapBox stanno spingendo per posizionarsi come la più aperta e developer-friendly di tutti i fornitori di dati di mappatura.

Ovviamente Apple non si fermerà qui con il progetto Mappe.

Le mappe sono importanti per Apple, perché, proprio come la ricerca è stata fondamentale per aiutare le persone a trovare la loro strada in giro per internet, le mappe sono la chiave per far si che le persone usino i loro smartphone. I dati relativi all’ubicazione, successivamente, sono diventati un modo che le aziende che creano applicazioni e altri servizi per gli smartphone, hanno per monetizzare.

Durante il WWDC Apple ha notato che ci sono non meno di 680.000 applicazioni su App Store che utilizzano dati di posizione, come applicazioni social, giochi, di fitness, shopping, viaggi e di navigazione.

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