Il governo americano ci spia su Facebook e Twitter

Il mondo dei social network si è diffuso a macchia d’olio, e non c’è utente che non utilizzi i noti Twitter e Facebook, per comunicare con amici, parenti, organizzare serate, vacanze o semplicemente esprimere opinioni con tutto il mondo del web. Niente di male in tutto questo se non fosse per il fatto che la nostra privacy è in pericolo.

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Secondo quanto rivelato dall’Elettronic Privacy Information Center, qualsiasi frase pubblicata su Facebook e Twitter può diventare forte oggetto di interesse da parte del Ministero della Difesa Americano, che è sempre alla ricerca di parole considerate potenzialmente pericolose, per la sicurezza nazionale. Nella lista sono finite parole che riguardano la sicurezza, materiali esplosivi, confini meridionali, terrorismo emergenza e robotica. La General Dynamics, che ha stipulato l’accordo con il Pentagono, ha il compito di monitorare le attività sui social network, e di segnalare quindi quei post che possono essere considerati dal Ministero della Difesa come pericolosi. Secondo un esperto legale della CNN, Dean Obeidollah, un’eventuale denuncia di violazione della privacy avrebbe però scarsi argomenti giuridici per un’eventuale vittoria, considerando il fatto che i nostri post e profili su Facebook e Twitter sono praticamente di dominio pubblico.
Il fatto veramente assurdo è che una volta individuata e comunicata la frase “cattica” viene immediatamente avviata un’indagine per verificarne la potenziale pericolosità.

Voi che ne pensate? Per voi si tratta di violazione della privacy?

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