Capire se l’utente stia premendo in maniera più forte o in maniera più leggera è uno degli sviluppi che riguardano il touchscreen. Per questa tecnologia pare che Apple sia già pronta con un suo brevetto.
Il brevetto “Frustrated total internal reflection and capacitive sensing” descrive un sistema che utilizza una totale riflessione interna (FTIR) in combinazione con altre tecnologie touch-sensing, per determinare con quanta forza un utente preme sul touchscreen.
A tal fine, Apple prevede di utilizzare uno o più trasmettitori ad infrarossi sotto le cornici del touchscreen, che emettono luce IR ad un angolo specifico nel vetro di copertura. Apple descrive diversi metodi di immissione dei trasmettitori IR, con ogni soluzione avente lo stesso risultato: la luce IR emessa raggiunge il ricevitore, e la lettura differisce a seconda che la luce si interfacci con un dito dell’utente o con l’ aria.
A differenza di altri sistemi, l’invenzione di Apple non richiede una limitazione della trasmissione esatta finché la differenza nella riflessione interna può essere distinta. Inoltre, non esiste nessuna particolare esigenza di riflessione interna finché l’interfaccia touch può distinguere la presenza di un dito di un utente.
È importante sottolineare che la misura di riflessione attenuata è utilizzata per determinare se la luce infrarossa riflessa da una superficie di un vetro di copertura, viene assorbita da un dito o riflessa dall’ interfaccia vetro-ambiente. In questo modo, il sistema è in grado di misurare il tempo della pressione, che viene poi utilizzato per dedurne la forza.
Questo brevetto descrive una soluzione in cui i trasmettitori e ricevitori IR sono integrati nel display OLED come un quarto colore che non è visibile all’utente. Questo permette al trasmettitore ad infrarossi di trasmettere gli infrarossi senza che l’occhio dell’utente se ne accorga.
I dati provenienti dal touchscreen e la FTIR vengono usati, quindi, per dare una lettura precisa della forza applicata al touchscreen.
Il brevetto fu depositato nel 2012, e Apple accredita Martin P. Grunthaner, Peter W. Richards, Romain A. Teil e Steven P. Hoteling come suoi inventori.
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