iOS 17.4: UFFICIALMENTE in arrivo il “Sideload” su iPhone

Secondo quanto riportato dalla fonte di oggi, Apple si prepara a lanciare il Sideload su iPhone, con l’arrivo di iOS 17.4.

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Apple si sta preparando a dividere App Store in due parti, durante il prossimo mese, ovvero poco prima della scadenza ufficiale che l’Unione europea ha ormai imposto da tempo, costringendo l’azienda a consentire il sideloading delle app in tutta Europa, come conferma il famoso giornalista Mark Gurman di Bloomberg News.

Sideload con iOS 17.4

Nell’ultima edizione della sua newsletter “Power On”, Gurman ha spiegato che Apple si sta preparando ad apportare delle assurde e significative modifiche ad App Store, solo in territorio UE, per conformarsi all’imminente Digital Markets Act (DMA). Per la precisione, l’attuale scadenza di Apple per rispettare il DMA è il 7 marzo, quindi l’azienda ha poco più di sette settimane per attuare le modifiche. Infatti, si parla di iOS 17.4 come aggiornamento designato per tale modifica, che vedremo in versione in questi giorni, dopo l’uscita ufficiale di iOS 17.3.

Qualche settimana fa, il CEO di Apple Tim Cook ha incontrato il capo antitrust dell’Unione europea, Margrethe Vestager, all’interno dell’Apple Park. Vestager ha ricordato a Cook l’imminente obbligo di Apple nel consentire agli utenti di installare App Store di terze parti ed app sideload sotto il DMA. Apple sarà anche obbligata a dare agli sviluppatori la possibilità di promuovere le loro offerte di app al di fuori di App Store ed utilizzare sistemi di pagamento di terze parti. Il DMA dovrebbe costringere Apple ad apportare anche una serie di modifiche significative al modo in cui funzionano App Store, FaceTime e Siri in Europa.

Pericolosità del Sideload su iPhone

Apple ha presentato settimane fa una sfida legale contro questa nuova legge, chiamata Digital Markets Act dall’Unione europea, poco prima dell’ormai imminente requisito obbligatorio inerente al consentire il sideloading delle app sui dispositivi come iPhone, iPad e Mac, in modo date da impedire l’arrivo di questo obbligo, proprio come hanno già fatto società come TikTok ecc.

Insomma, vediamo cosa succede? La nostra sicurezza informatica sarà presto in pericolo?

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