La casa editrice di Eminem denuncia Meta per l’uso non autorizzato di 243 canzoni su Facebook, Instagram e WhatsApp.
Eminem fa causa a Meta: 109 milioni per uso illecito di 243 brani
La casa editrice musicale di Eminem, Eight Mile Style, ha intentato una causa contro Meta, la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp, per presunta violazione del copyright. La denuncia, presentata presso il tribunale federale del Michigan, accusa Meta di aver utilizzato senza autorizzazione 243 brani del rapper, tra cui successi come “Lose Yourself”, “The Real Slim Shady” e “Forgot About Dre”, all’interno delle sue piattaforme social.
Dettagli della causa e richieste di risarcimento
Secondo Eight Mile Style, Meta avrebbe archiviato, riprodotto e distribuito le canzoni di Eminem nelle librerie musicali delle sue piattaforme, permettendo agli utenti di utilizzarle in milioni di video, specialmente nei Reels di Instagram e nelle funzionalità audio originali. Queste pratiche avrebbero generato miliardi di visualizzazioni, senza che fosse stata ottenuta alcuna licenza o fornita adeguata attribuzione.
La casa editrice sostiene che tale utilizzo non autorizzato abbia causato una significativa perdita di valore dei diritti d’autore e profitti mancati. Pertanto, Eight Mile Style richiede un risarcimento di 150.000 dollari per ciascuna delle 243 canzoni coinvolte, per un totale di circa 109 milioni di dollari. Inoltre, è stata richiesta un’ingiunzione permanente per impedire ulteriori violazioni.
SCOPRI ALTRE RECENTI NEWS TECH
Reazioni e contesto
Meta ha dichiarato di avere accordi di licenza con numerosi partner globali e un ampio programma di licenze musicali per le sue piattaforme. Secondo l’azienda, erano in corso negoziazioni in buona fede con Eight Mile Style, ma quest’ultima ha scelto di procedere legalmente. Sebbene Meta abbia rimosso alcune delle canzoni incriminate dalle sue librerie musicali, versioni alternative come karaoke e cover non autorizzate rimangono disponibili.
Eminem non è direttamente coinvolto nella causa, ma la sua casa editrice detiene i diritti sulle sue opere pubblicate tra il 1995 e il 2005. Questo caso evidenzia le crescenti tensioni tra artisti e piattaforme digitali riguardo all’uso e alla monetizzazione dei contenuti musicali.
La causa intentata da Eight Mile Style contro Meta potrebbe rappresentare un punto di svolta nella tutela dei diritti d’autore nell’era digitale. Con l’aumento dell’uso di contenuti musicali su piattaforme social, si rende sempre più necessario un equilibrio tra la diffusione dei contenuti e la giusta compensazione per gli artisti. Resta da vedere come si evolverà questa disputa legale e quali implicazioni avrà per l’industria musicale e le piattaforme digitali.
[fonte]