Apple non riceverà multe immediate dalla Commissione Europea, ma resta a rischio sanzioni per il mancato rispetto del Digital Markets Act.
Apple sfugge a sanzioni immediate in UE, ma resta il rischio di multe salate
Apple non riceverà sanzioni finanziarie immediate da parte della Commissione Europea alla scadenza del termine per adeguarsi al Digital Markets Act (DMA), fissato per il 26 giugno 2025. Tuttavia, le probabilità che l’azienda venga nuovamente multata rimangono alte.
Secondo quanto riferito da Euronews, la Commissione ha confermato che non ci sarà un’imposizione automatica di nuove multe alla scadenza del periodo di tolleranza di 60 giorni, iniziato ad aprile dopo la precedente multa da 500 milioni di euro. Le eventuali nuove sanzioni arriveranno solo dopo un’analisi formale della condotta attuale di Apple e un confronto procedurale con l’azienda.
La contestazione: App Store e mancanza di libertà per gli sviluppatori
La multa precedente era stata emessa per violazioni relative all’App Store, in particolare per aver impedito agli sviluppatori di indirizzare gli utenti verso metodi di acquisto alternativi al di fuori dell’ecosistema Apple. Questa pratica, secondo la Commissione, limita la concorrenza e la libertà di scelta per gli utenti, violando le nuove disposizioni del DMA.
Apple è stata designata ufficialmente come “gatekeeper”, ovvero una piattaforma dominante soggetta a regole più rigide, al pari di altre big tech come Meta, Google, Amazon e Microsoft. Lo scopo del DMA è proprio quello di limitare comportamenti escludenti e promuovere un mercato digitale equo e competitivo.
Cosa rischia Apple?
Se Apple sarà ritenuta non conforme anche dopo la revisione formale della Commissione, potrebbe dover affrontare:
- Multe periodiche fino al 5% del fatturato medio giornaliero globale per ogni giorno di violazione continuata.
- Sanzioni una tantum fino al 10% del fatturato globale annuo, che possono raddoppiare in caso di recidiva.
Al momento, però, non esiste una tempistica definita per la valutazione preliminare della Commissione, né per l’eventuale avvio di ulteriori azioni. L’approccio dell’UE resta orientato al dialogo, in quello che è stato definito un “scambio continuo” tra le parti.
Sebbene Apple abbia evitato un nuovo colpo economico immediato, il suo futuro regolamentare in Europa resta incerto. La posta in gioco è alta, e ogni mossa verrà osservata con attenzione da sviluppatori, consumatori e autorità.
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