Apple sta negoziando nuove concessioni sull’App Store per evitare pesanti sanzioni UE fino a 50 milioni di dollari al giorno.
Apple pronta a nuove concessioni su App Store in Europa
Dopo aver evitato parzialmente le prime multe previste, Apple è in trattativa con la Commissione Europea per cercare di evitare nuove sanzioni economiche legate al Digital Markets Act (DMA), la legge che impone maggiore apertura e trasparenza ai colossi digitali. Secondo il Financial Times, l’azienda sarebbe pronta a introdurre ulteriori modifiche alle regole dell’App Store, nel tentativo di placare Bruxelles prima della scadenza del 26 giugno.
Le sanzioni potrebbero superare i 50 milioni al giorno
Dopo una multa di 500 milioni di euro ricevuta nei mesi scorsi per aver limitato le indicazioni a metodi di pagamento alternativi, Apple rischia ora sanzioni giornaliere fino al 5% del fatturato globale medio. Considerando i 383 miliardi di dollari di ricavi del 2023, si parla di oltre 50 milioni di dollari al giorno.
Le concessioni attese: stop al Core Technology Fee?
Al centro delle negoziazioni c’è soprattutto il divieto di “anti-steering”, ovvero l’impossibilità per gli sviluppatori di indirizzare gli utenti verso sistemi di pagamento esterni. Apple aveva già introdotto, con iOS 17.4, una nuova struttura per gli store alternativi e per i pagamenti esterni nell’Unione Europea, ma queste aperture sono state giudicate insufficienti.
Uno degli elementi più contestati è il cosiddetto Core Technology Fee (CTF): una tariffa di 0,50€ per ogni installazione annua oltre il primo milione di download, applicata anche agli store alternativi. Secondo fonti vicine al dossier, anche questo aspetto è oggetto di discussione con la Commissione.
Una scadenza cruciale per Apple ed App Store
Il 26 giugno rappresenta la scadenza formale della “grace period” concessa ad Apple dopo la multa iniziale. Se entro quella data l’azienda non si sarà adeguata alle richieste della UE, potranno partire nuove sanzioni automatiche. Per evitare lo scenario peggiore, Apple sarebbe pronta a rivedere in parte le proprie politiche commerciali.
Al momento, però, non è chiaro quali saranno nel dettaglio le concessioni che Apple presenterà, né se basteranno a evitare nuove azioni da parte dell’Europa. Ma il messaggio è chiaro: il modello chiuso dell’App Store è sotto assedio, e Apple potrebbe essere costretta a cambiare approccio, almeno nel Vecchio Continente.
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