Apple dovrebbe sostituire Tim Cook? Lo dice una società di ricerca

Una nota agli investitori suggerisce che Apple debba sostituire Tim Cook per restare competitiva nell’era dell’IA.

Dopo l’ennesima sottomissione di Apple verso Trump, un nuovo report della società di analisi LightShed Partners ha scosso il mondo Apple: secondo gli analisti, è giunto il momento che Tim Cook venga sostituito alla guida dell’azienda, per lasciare spazio a una figura più orientata all’innovazione di prodotto, piuttosto che alla gestione logistica.

Tim Cook: motivi dietro la proposta di cambio CEO

Secondo Walter Piecyk e Joe Galone, autori della nota visionata da Bloomberg, Apple starebbe perdendo terreno nella corsa all’intelligenza artificiale rispetto a competitor come Microsoft e Meta. L’assenza di funzionalità IA convincenti nel primo semestre 2025 avrebbe causato un crollo del 16% nel valore delle azioni Apple, contro un +25% per Meta e +19% per Microsoft.

“Apple ha bisogno di un CEO orientato al prodotto, non alla logistica”, scrivono gli analisti.

La nota sottolinea come la mancata leadership nel settore dell’intelligenza artificiale possa cambiare in modo radicale il futuro dell’azienda, fino a comprometterne la crescita a lungo termine. Il timore è che Apple possa diventare la “nuova BlackBerry” se non si adatta rapidamente.

Un’eredità difficile da sostituire

Nonostante le recenti difficoltà, il percorso di Tim Cook rimane impressionante: dal 2011 ad oggi, le azioni Apple sono aumentate del 1.400%, contro il +430% dell’S&P 500. Inoltre, non ci sono segnali che il CEO intenda dimettersi a breve.

Anzi, secondo Mark Gurman di Bloomberg, il consiglio di amministrazione di Apple continua a supportare Cook pienamente, e non esiste un successore pronto a prendere il suo posto. Le figure chiave del board, come Arthur Levinson, Susan Wagner e Ronald Sugar, restano fedeli a Cook e convinti che sia ancora la persona giusta per guidare la transizione dell’azienda.

“Nessuna crisi è abbastanza grande da scuotere la fiducia del consiglio in Cook”, afferma Gurman.

Il ruolo futuro di Tim Cook potrebbe rafforzarsi

Non solo non ci sono segnali di un imminente passo indietro, ma è possibile che Tim Cook possa diventare anche presidente del consiglio di amministrazione, assumendo un ruolo ancora più centrale, come già successo con CEO di altre grandi aziende come Microsoft e Cisco.

Intanto, dopo l’annuncio del ritiro del Chief Operating Officer Jeff Williams, sarà Sabih Khan a prendere il suo posto. Williams era considerato fino a poco tempo fa il naturale successore di Cook, ma ora gli occhi sono puntati su John Ternus, vicepresidente senior dell’hardware.

L’urgenza del cambiamento

Nonostante il supporto del board, all’interno di Apple cresce la consapevolezza di dover cambiare marcia. Figure storiche come Eddy Cue avrebbero lanciato l’allarme, avvertendo che l’immobilismo potrebbe rendere Apple irrilevante nei prossimi anni, proprio come accadde a Nokia e BlackBerry.

La sfida non riguarda solo l’IA, ma anche il rallentamento nella presentazione di nuovi prodotti rivoluzionari, l’indebolimento della cultura del design, e le crescenti tensioni con sviluppatori e autorità regolatorie.

Il messaggio di LightShed è chiaro: non basta più la gestione efficiente, serve un nuovo impulso visionario e disruptive per non perdere il treno della prossima rivoluzione tecnologica. Resta da vedere se Tim Cook saprà reinventarsi ancora una volta — oppure se sarà qualcun altro a raccogliere il testimone.

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