L’UE testa app di verifica età online: Italia tra i 5 paesi pilota

Italia e altri 4 paesi UE testeranno un sistema di verifica età per proteggere i minori online, secondo il nuovo regolamento DSA.

Dopo aver abbandonato la tassa digitale per Apple ed altre big tech, una nuova iniziativa dell’Unione Europea mira a migliorare la sicurezza dei minori online attraverso un sistema di verifica dell’età digitale, che sarà testato in cinque paesi pilota, tra cui l’Italia. Lo ha annunciato la Commissione Europea, in linea con le direttive del Digital Services Act (DSA).

Cos’è il nuovo sistema di verifica età

Il nuovo sistema di verifica dell’età è progettato per garantire che i minori accedano solo a contenuti adeguati alla loro età, senza però compromettere la privacy dell’utente. Il progetto pilota coinvolgerà Italia, Francia, Spagna, Danimarca e Grecia, e sarà costruito sugli standard tecnici dell’European Digital Identity Wallet, la carta d’identità digitale europea che verrà lanciata ufficialmente nel 2026.

Ogni paese potrà personalizzare l’integrazione dell’app, decidendo se inserirla in un’identità digitale già esistente o distribuirla come app separata. L’obiettivo comune è offrire un metodo sicuro, affidabile e rispettoso della privacy per verificare l’età online, senza raccogliere dati personali superflui.

Il quadro normativo europeo: DSA e protezione dei minori

L’iniziativa si inserisce nelle nuove linee guida del Digital Services Act, la normativa europea che punta a:

  • Creare uno spazio digitale più sicuro, dove i diritti fondamentali degli utenti siano protetti.
  • Garantire concorrenza e crescita nel mercato digitale europeo e globale.

Tra le piattaforme coinvolte nel regolamento figurano Meta, TikTok, X (ex Twitter) e altri 16 colossi del web, chiamati ad assumersi la responsabilità di limitare l’esposizione dei bambini a contenuti nocivi, contrastare il design digitale tossico e le dipendenze, e prevenire forme di cyberbullismo.

Il test nei cinque paesi è quindi un passo decisivo per applicare concretamente il DSA, e se i risultati saranno positivi, il sistema potrebbe essere esteso a tutta l’UE entro il 2026.

Il contesto globale: Apple e le pressioni normative

L’Europa non è sola in questa battaglia. Anche negli Stati Uniti, diversi stati hanno già approvato leggi simili che obbligano le piattaforme digitali a verificare l’età degli utenti o ottenere il consenso dei genitori per i minori di 18 anni. In alcuni casi, la responsabilità viene affidata direttamente alle app, in altri agli store digitali, come l’App Store e il Play Store.

Apple ha già introdotto nuove funzioni per la protezione dei bambini, nel tentativo di anticipare ulteriori regolamentazioni e dimostrare la propria proattività. Tuttavia, il movimento verso una regolamentazione globale sull’età online non accenna a rallentare.

L’avvio di questo programma pilota europeo rappresenta quindi un primo banco di prova per strumenti di verifica più universali, destinati a diventare parte integrante dell’esperienza digitale nel prossimo futuro, in Europa e non solo.

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