Apple ha ufficialmente denunciato lo youtuber Jon Prosser per aver diffuso segreti industriali su iOS 26. Ecco cosa succede!
Apple ha ufficialmente avviato un’azione legale contro il noto youtuber Jon Prosser, accusandolo di aver ottenuto e diffuso informazioni riservate su iOS 26, mesi prima della presentazione ufficiale al WWDC 2025. Una vicenda che scuote profondamente la community tech e mette sotto i riflettori il delicato equilibrio tra libertà di stampa e tutela dei segreti industriali.
Apple fa causa a Jon Prosser per i leak di iOS 26: cosa è successo?
Tutto è iniziato tra gennaio e aprile 2025, quando Jon Prosser ha pubblicato sul suo canale YouTube e nel suo podcast Genius Bar una serie di video e immagini renderizzate che anticipavano molte delle novità poi annunciate ufficialmente con iOS 26.
Nei contenuti trapelati si parlava di un redesign completo della fotocamera, di una nuova interfaccia Messaggi con angoli arrotondati e pulsanti circolari, e del famoso stile Liquid Glass, rivelatosi poi sorprendentemente simile alla grafica ufficiale presentata da Apple.
Secondo l’accusa, queste informazioni sarebbero state ottenute illegalmente da un iPhone da sviluppo in possesso di un dipendente Apple, Ethan Lipnik, amico di un altro protagonista della vicenda, Michael Ramacciotti.
Apple afferma che Ramacciotti avrebbe ottenuto il codice di sblocco del dispositivo e pianificato con Prosser un accesso non autorizzato mentre Lipnik era lontano da casa. Durante una videochiamata FaceTime, Ramacciotti avrebbe mostrato il sistema operativo a Prosser, che ne avrebbe registrato lo schermo e realizzato i render.
Cosa chiede Apple in tribunale?
Apple ha depositato una causa per appropriazione indebita di segreti commerciali, chiedendo un’ingiunzione immediata che impedisca ulteriori divulgazioni e un risarcimento danni per la violazione.
Secondo i documenti ufficiali, nel dispositivo erano contenute numerose altre informazioni riservate non ancora divulgate pubblicamente, e non è chiaro quanta parte di queste sia finita nelle mani di Prosser o Ramacciotti.
Inoltre, Apple afferma che Lipnik non avrebbe mai segnalato la violazione internamente, e che l’azienda è venuta a conoscenza dei fatti solo attraverso una segnalazione anonima, avvenuta dopo che alcuni spettatori avevano riconosciuto l’appartamento del dipendente nei video pubblicati.
Le prime reazioni di Jon Prosser
Prosser ha già risposto pubblicamente su X (ex Twitter), dichiarandosi “inconsapevole dell’intera situazione” e affermando di essere impaziente di chiarire tutto direttamente con Apple.
Al momento, non è noto se vi sarà un accordo extragiudiziale o se il caso arriverà in tribunale. Di certo, però, questa vicenda potrebbe segnare un precedente importante per il trattamento legale dei leak nel mondo della tecnologia.
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