Apple: sentenza USA per annullare ingiunzione contro Epic Games

Apple cita una sentenza della Corte Suprema USA, in modo da ridurre gli obblighi imposti dal caso Epic Games.

Apple ha aggiunto un nuovo, inaspettato argomento alla sua strategia legale contro Epic Games, cercando di ribaltare le ingiunzioni che le impongono modifiche radicali all’App Store. In un documento presentato alla Corte d’Appello del Nono Circuito, Apple fa riferimento a una recente sentenza della Corte Suprema degli Stati Uniti per contestare l’autorità della corte distrettuale nel caso Epic.

Apple invoca la sentenza “Trump v. CASA” contro Epic Games

La nuova strategia di Apple si basa su una decisione della Corte Suprema nel caso Trump v. CASA (giugno 2025), che ha stabilito che i giudici federali non possono emettere ingiunzioni universali se non per fornire sollievo diretto alle parti in causa. Apple sostiene che la corte distrettuale ha esteso illegalmente i suoi ordini a tutti gli sviluppatori statunitensi, pur essendo il processo incentrato solo sul conflitto con Epic.

Ecco uno dei passaggi principali del documento presentato da Apple:

“La Corte Suprema ha chiarito che i tribunali federali possono emettere solo rimedi completi tra le parti coinvolte. L’ingiunzione originale e quella aggiornata si applicano a tutti gli sviluppatori negli Stati Uniti, ma Epic ha scelto di agire individualmente e non per conto collettivo. Questo rende invalida l’estensione delle misure oltre le parti del processo.”

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Apple contesta anche l’ingiunzione “zero commissioni”

Nel documento, Apple rinnova la sua opposizione alla seconda ingiunzione che impedisce all’azienda di applicare commissioni su transazioni esterne all’App Store, definendola una misura aggiuntiva e non giustificata rispetto alla prima sentenza.

Apple sottolinea che le commissioni non erano state giudicate illegali nella sentenza iniziale, e che anche Epic, nel proprio store, applica costi simili. L’azienda quindi considera l’ingiunzione “zero commissioni” un’espansione arbitraria della portata del processo.

Cosa chiede Apple alla corte contro Epic Games

Nel nuovo documento, Apple chiede due cose principali:
• L’annullamento completo della seconda ingiunzione, quella che impone lo “zero commissioni”;
• La revisione della prima ingiunzione alla luce della sentenza “CASA”, con l’obiettivo di limitarne l’efficacia esclusivamente al caso Epic, senza impatti generalizzati sull’App Store.

Una svolta legale che potrebbe cambiare tutto

Se la Corte d’Appello accettasse la tesi di Apple, gli sviluppatori esterni non avrebbero più diritto automatico a offrire pagamenti alternativi nelle loro app, come stabilito in precedenza. Questo rappresenterebbe un’importante vittoria per Apple, che da tempo cerca di limitare le conseguenze sistemiche della sentenza Epic Games.

La causa resta quindi un campo di battaglia in continua evoluzione, in cui Apple tenta ora di usare la stessa giurisprudenza costituzionale americana per riprendere il controllo del suo ecosistema software.

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