Scoperta grave falla in Spotlight su macOS: rischio privacy evitato

Microsoft scopre grave vulnerabilità in Spotlight su macOS: Apple corregge con macOS 15.4 prima che venga sfruttata.

Una nuova e potenzialmente grave vulnerabilità nel sistema di ricerca Spotlight di macOS è stata scoperta dal team Threat Intelligence di Microsoft, che ha rivelato oggi i dettagli tecnici attraverso un post ufficiale. Il bug, denominato “Sploitlight”, avrebbe potuto compromettere dati personali sensibili degli utenti Mac, inclusi dati provenienti da Apple Intelligence.

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Cos’è “Sploitlight” e come funzionava su macOS

Il problema era legato al sistema TCC (Transparency, Consent, and Control), che regola l’accesso ai dati privati delle app su macOS. In teoria, Spotlight e i suoi plugin sono progettati per operare in sandbox, ovvero in ambienti isolati che impediscono l’accesso non autorizzato a contenuti riservati.

Tuttavia, secondo Microsoft, alcuni plugin Spotlight manipolati erano in grado di bypassare le restrizioni TCC, riuscendo a leggere dati memorizzati in cache da Apple Intelligence, tra cui:

  • Dati di localizzazione precisi.
  • Metadati di foto e video.
  • Dati di riconoscimento facciale.
  • Cronologia delle ricerche.
  • Sintesi AI di email.
  • Preferenze utente sensibili.

I ricercatori hanno sfruttato l’architettura di Spotlight per manipolare i bundle delle app analizzate dal sistema, inducendolo a indicizzare file non autorizzati e a esporne il contenuto.

Nessun attacco attivo, ma rischio concreto su macOS

Microsoft ha segnalato la vulnerabilità ad Apple in modo responsabile e tempestivo, permettendo all’azienda di correggere la falla in anticipo con il rilascio di macOS 15.4 e iOS 15.4 il 31 marzo scorso.

Apple ha dichiarato che il problema è stato risolto grazie a un miglioramento nella redazione dei dati e ha ringraziato pubblicamente Microsoft per la collaborazione.

Oltre alla falla in Spotlight, Apple ha corretto altre due vulnerabilità scoperte da Microsoft, riguardanti:
• La validazione dei symlink, che potevano essere usati per accedere a file arbitrari.
• La gestione dello stato interno delle app, potenzialmente sfruttabile in scenari multiutente.

Cosa devono fare gli utenti Mac

Se utilizzi ancora una versione precedente a macOS 15.4, aggiorna subito il sistema operativo. Anche se la vulnerabilità non è mai stata sfruttata attivamente, il rischio di esposizione di dati personali altamente sensibili era concreto.

Apple dimostra ancora una volta come la collaborazione con aziende terze possa contribuire a mantenere alti gli standard di sicurezza, intervenendo prima che i problemi diventino reali minacce.

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