Apple replica duramente ad Elon Musk, respingendo le presunte accuse di violazione antitrust su App Store.
Apple replica alle accuse di Elon Musk: “La sicurezza è un criterio fondamentale”
Nelle ultime ore si è acceso uno scontro diretto tra Elon Musk e Apple. Il CEO di X e fondatore di xAI ha accusato la società di Cupertino di una presunta “violazione antitrust inequivocabile” per non aver mai promosso, sull’App Store, né l’app di X né quella del chatbot Grok, sostenendo che la piattaforma favorirebbe costantemente ChatGPT. Musk ha annunciato “azioni legali immediate”, ma ad oggi non risulta alcuna causa depositata.
Il malcontento di Musk è esploso quando, nonostante l’app X avesse raggiunto la vetta della classifica News, non è stata mai messa in evidenza sull’App Store. Situazione simile per Grok, che pur avendo lanciato nuove funzioni e reso Grok 4 gratuito per tutti, si è fermato al quinto posto nella classifica generale e al secondo nella categoria Produttività.
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La risposta di Apple e i possibili motivi della scelta
In una dichiarazione rilasciata a Mark Gurman di Bloomberg, Apple ha respinto le accuse, sottolineando come la “sicurezza” sia uno dei criteri fondamentali nella scelta delle app da promuovere. Un dettaglio non da poco, considerando che Grok è finito di recente al centro di polemiche per la presenza di contenuti antisemiti e chatbot con carattere sessualizzato, elementi che potrebbero renderlo non idoneo a essere raccomandato.
Apple ha inoltre ricordato che le scelte editoriali sull’App Store si basano su linee guida precise e non favoriscono un singolo concorrente, a dispetto delle accuse di Musk secondo cui ChatGPT godrebbe di una promozione privilegiata.
Una battaglia legale ancora incerta
Nonostante le parole di Musk e le minacce di azioni immediate, al momento non risulta avviata alcuna procedura legale da parte di xAI contro Apple. Rimane quindi da capire se si tratterà solo di uno scontro mediatico o se la vicenda approderà effettivamente nelle aule di tribunale.
Quel che è certo è che Apple sembra voler mantenere ferma la propria linea editoriale, continuando a privilegiare app ritenute “sicure” e coerenti con le sue linee guida, mentre Musk potrebbe dover affrontare non solo la sfida di emergere in classifica, ma anche il dibattito sulla moderazione dei contenuti nelle sue piattaforme.
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