La Commissione Europea replica ad Apple: il Digital Markets Act non sarà abrogato, nonostante i reclami per privacy e funzioni bloccate.
UE risponde ad Apple: nessuna intenzione di abrogare il Digital Markets Act
La Commissione Europea ha dichiarato di non avere alcuna intenzione di abrogare il Digital Markets Act (DMA), nonostante le dure critiche mosse da Apple nelle scorse ore. La normativa europea, in vigore dal 2024, stabilisce regole precise per evitare che i grandi colossi tecnologici limitino la concorrenza, blocchino servizi rivali o riducano la libertà di scelta degli utenti.
Secondo quanto riportato da France24, il portavoce Thomas Regnier ha spiegato che l’Unione Europea “non è sorpresa” dalla contestazione di Apple e che la legge rimarrà in vigore.
Le accuse di Apple contro il DMA
Apple aveva chiesto alla Commissione Europea di rivedere o addirittura abrogare il DMA, sostenendo che la legge metta a rischio la sicurezza degli utenti iPhone e peggiori l’esperienza d’uso. Cupertino ha sottolineato come l’obbligo di aprire iOS a store alternativi e ad accessori di terze parti aumenti l’esposizione a malware, frodi e violazioni della privacy.
Tra le funzioni che Apple ha dichiarato di dover ritardare a causa delle nuove regole ci sono Live Translation, iPhone Mirroring e le opzioni Visited Places e Preferred Routes su Mappe.
La replica della Commissione Europea
Regnier ha risposto alle accuse spiegando che il DMA non obbliga le aziende a ridurre i propri standard di sicurezza o privacy. Ha inoltre ribadito che spetta alla Commissione stabilire come applicare ed eventualmente far rispettare le regole, escludendo qualunque ipotesi di revisione.
Apple, intanto, è già stata multata per 500 milioni di euro a causa delle restrizioni agli sviluppatori sull’uso di metodi di pagamento esterni all’App Store. L’azienda ha presentato ricorso e ha avviato altre sfide legali contro le norme sull’interoperabilità.
Una battaglia ancora aperta
La tensione tra Apple e UE appare destinata a crescere. Da un lato Cupertino sostiene che le regole danneggiano gli utenti europei, dall’altro la Commissione difende il DMA come strumento essenziale per garantire concorrenza e trasparenza. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se arriveranno nuove sanzioni o ulteriori modifiche al comportamento di Apple in Europa.
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