Find My iPhone: polizia smantella banda con 40.000 iPhone

Un iPhone tracciato con Find My iPhone ha condotto la polizia ad un magazzino: 18 arresti e oltre 2.000 dispositivi recuperati.

Find My iPhone porta allo smantellamento di una rete internazionale

Un singolo iPhone rubato, tracciato tramite Find My, ha innescato un’indagine di ampia portata che ha portato alla scoperta di un’organizzazione sospettata di aver esportato fino a 40.000 telefoni rubati dalla Gran Bretagna verso la Cina. Secondo il reportage della BBC, la polizia metropolitana ha sequestrato oltre 2.000 dispositivi e arrestato 18 persone dopo una serie di blitz coordinati su 28 indirizzi, inclusi magazzini vicino all’aeroporto di Heathrow.

L’azione è stata definita «la più grande operazione mai condotta contro i furti di telefoni» dal Metropolitan Police. L’indagine è partita quando la vittima di un furto ha monitorato il proprio iPhone fino a un magazzino: lì sono stati trovati 895 telefoni in una sola scatola, tra cui anche l’unità tracciata.

Come è stata individuata la rete?

Dalle prime intercettazioni e dall’analisi logistica delle spedizioni, gli investigatori hanno collegato più invii allo stesso punto di arrivo. La scoperta di DNA sulle confezioni e il lavoro di intelligence ha permesso di risalire ai sospetti e di preparare i raid. Le forze dell’ordine hanno spiegato che molti dei telefoni rubati venivano poi preparati per l’esportazione: sbloccati, accesi e catalogati per la vendita all’estero, dove la domanda per determinati modelli Apple rimane altissima.

Il fenomeno ha assunto dimensioni tali che, come dichiarato dal ministro per la Polizia, alcuni criminali avrebbero persino abbandonato il traffico di droga a favore del “mercato” dei telefoni rubati, più redditizio.

ChatGPT ora interagisce con più app all’interno delle conversazioni

Perché gli smartphone Apple sono presi di mira?

Gli inquirenti ritengono che i dispositivi Apple siano obiettivo primario per la loro elevata rivendibilità e per i mercati esteri disposti a pagare cifre molto superiori rispetto al Regno Unito. In molti casi i telefoni vengono venduti in paesi dove il controllo delle identità e le misure di blocco non sono efficaci quanto nel paese d’origine.

Non è chiaro esattamente come la banda abbia aggirato tutte le protezioni — tra cui Activation Lock e altre contromisure anti-furto di Apple — ma gli investigatori ipotizzano metodi pratici come mantenere i dispositivi accesi e sbloccati a lungo, vendite all’ingrosso a intermediari che ne alterano lo stato, o procedure che rendono i dispositivi appetibili in mercati esteri. Alcune tecniche criminali prevedono anche la rimozione dei blocchi tramite operazioni in paesi con normative meno rigorose.

Cosa puoi fare per proteggere il tuo iPhone?

Alla luce di questo caso, è utile ricordare alcune precauzioni pratiche per ridurre il rischio di furto e aumentare le probabilità di recupero:

• Abilita Find My (Impostazioni → [tuo nome] → Dov’è → Attiva “Dov’è il mio iPhone”) e mantieni l’account iCloud protetto con password forte e verifica in due passaggi.
• Attiva Activation Lock: è automaticamente associato al tuo Apple ID quando Find My è attivo.
• Usa un codice di sblocco sicuro (non 0000/1234) e Face ID/Touch ID.
• Registra IMEI/seriale del dispositivo (riportato sulla confezione o in Impostazioni → Generali → Info). Segnala il furto immediatamente al tuo operatore per richiedere il blocco IMEI.
• Se il telefono viene rubato, prova a tracciarlo con Find My e segnala la posizione alle autorità: non andare mai da solo sul posto, comunica i dati alla polizia.
• Valuta l’attivazione di soluzioni di backup e di archiviazione dei dati in cloud per minimizzare le perdite.

Un colpo importante contro il mercato nero grazie a Find My iPhone

La scoperta mette in luce quanto il traffico di telefoni possa essere organizzato e remunerativo: il Metropolitan Police ritiene che la banda potesse esportare grandi volumi regolarmente, e il valore di mercato all’estero rende questo reato estremamente appetibile. L’operazione dimostra però anche l’efficacia degli strumenti di tracciamento e la collaborazione tra vittime, forze dell’ordine e personale di sicurezza aeroportuale.

Il caso sarà seguito da prossime udienze e indagini per ricostruire l’intera filiera: fornitori, corrieri e acquirenti finali. Per gli utenti rimane un monito chiaro: attivare tutte le protezioni disponibili e segnalare immediatamente ogni furto.

[fonte]