Apple cerca sostituto di Giannandrea, capo dell’intelligenza artificiale, dopo i ritardi di Siri e le difficoltà con Apple Intelligence.
Apple alla ricerca di un nuovo leader Apple Intelligence
Apple sarebbe ufficialmente alla ricerca di un nuovo responsabile per il settore AI, destinato a sostituire John Giannandrea, l’attuale capo della divisione Apple Intelligence e delle tecnologie di apprendimento automatico.
La notizia arriva da Bloomberg, secondo cui l’azienda di Cupertino avrebbe già avviato i contatti per individuare un profilo in grado di guidare la prossima fase evolutiva dell’intelligenza artificiale di Apple.
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Siri e Apple Intelligence: un anno difficile
Giannandrea, entrato in Apple nel 2018 dopo un passato in Google, ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo delle prime funzioni di intelligenza artificiale integrate in Siri, nelle app di sistema e nei servizi iCloud.
Tuttavia, il 2025 si è rivelato un anno complicato per il dirigente: i ritardi nello sviluppo della nuova Siri, alcuni problemi tecnici di Apple Intelligence e la perdita di diversi membri chiave del suo team hanno messo in discussione la sua posizione.
Secondo quanto riportato da Mark Gurman, Apple starebbe valutando diversi candidati esterni, tra cui un alto dirigente del settore AI di Meta, per assumere la guida della divisione.
Si tratta del segnale più forte finora del fatto che Apple voglia un cambio di direzione nella strategia legata all’intelligenza artificiale.
Le cause del possibile cambio ai vertici
Bloomberg spiega che la decisione arriva in un contesto di ampia riorganizzazione interna, legata anche al futuro ritiro del COO Jeff Williams.
La divisione Salute e Fitness è stata spostata sotto il controllo di Eddy Cue, mentre la gestione di Apple Watch ha subito una revisione strutturale.
Giannandrea, già in bilico da mesi, avrebbe visto ridurre progressivamente le proprie responsabilità, segno che la transizione è già in corso.
Il suo allontanamento, inoltre, potrebbe preludere a un nuovo assetto organizzativo per il team AI, con maggiore integrazione tra hardware, software e servizi cloud.
Da Google a Apple: un percorso in discesa
Quando Apple assunse John Giannandrea nel 2018, l’operazione fu considerata una vittoria strategica, poiché portava a Cupertino una delle menti che aveva contribuito all’espansione dell’AI in Google, integrandola in prodotti come la ricerca, Gmail e Google Assistant.
Negli anni successivi, però, Apple ha faticato a tenere il passo dei rivali, in particolare OpenAI, Google e Meta, nel campo dell’intelligenza artificiale generativa.
L’introduzione di Apple Intelligence con iOS 26 ha rappresentato un primo passo importante, ma il lancio è stato accompagnato da bug, ritardi e funzionalità limitate a pochi Paesi e lingue.
Questo avrebbe spinto la dirigenza a valutare una nuova leadership più dinamica e orientata all’innovazione.
Verso una nuova era per Apple Intelligence
Se la sostituzione di Giannandrea verrà confermata, Apple potrebbe inaugurare una nuova fase di rilancio dell’intelligenza artificiale, puntando su una strategia più aperta e competitiva.
La transizione rappresenterebbe uno dei cambi di leadership più significativi dal 2019, quando lasciarono figure di primo piano come Jony Ive e Angela Ahrendts.
In attesa di conferme ufficiali, una cosa è certa: Apple vuole accelerare lo sviluppo di Siri e Apple Intelligence per colmare il divario con i principali concorrenti del settore AI.
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