Non è stata l’UE! Apple rimuove il caricatore dei MacBook Pro M5

Dopo il lancio dei nuovi MacBook Pro M5, molti utenti europei si sono chiesti perché Apple non includa più il caricatore nella confezione. In rete è circolata la voce che l’Unione Europea lo avesse vietato per legge, ma la realtà è ben diversa: non esiste alcun divieto di questo tipo.

Cosa dice davvero la legge europea

Come spiegato dal famoso sito 9to5Mac, l’Unione Europea ha introdotto negli ultimi anni alcune norme per ridurre i rifiuti elettronici (e-waste), ma non ha mai imposto alle aziende di escludere il caricatore dalle confezioni.

Le direttive UE mirano a:

• Standardizzare le porte di ricarica su USB-C per ridurre gli adattatori inutilizzati.
• Consentire ai consumatori di scegliere se acquistare un dispositivo con o senza caricatore, per evitare sprechi.

In nessun punto, tuttavia, si vieta esplicitamente l’inclusione di un caricatore. Le aziende devono solo offrire la scelta all’acquirente.

Perché Apple non include più il caricatore sui MacBook Pro M5?

Apple ha deciso di non inserire l’alimentatore nella confezione dei MacBook Pro M5 venduti in Europa, inclusa l’Italia, per semplificare la logistica e ridurre i costi di produzione.

L’azienda spiega che la maggior parte degli utenti possiede già un caricatore compatibile USB-C o MagSafe, e che la rimozione dell’accessorio contribuisce alla riduzione dell’impatto ambientale.

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La verità sul “divieto UE” per i MacBook Pro M5

Il regolamento europeo non impedisce ad Apple di includere gratuitamente un caricatore nella confezione.

L’azienda potrebbe semplicemente chiedere: “Vuoi un caricatore incluso?” e offrirlo senza costi aggiuntivi.

La decisione di venderlo separatamente è quindi puramente commerciale, non legale.

In Europa, Apple offre comunque il cavo USB-C a MagSafe 3, ma l’adattatore da 70W deve essere acquistato a parte al prezzo di circa 59 euro.

Non è l’Unione Europea ad aver imposto ad Apple di rimuovere il caricatore dai MacBook Pro M5.

La scelta deriva da una strategia aziendale e ambientale, con l’obiettivo di ridurre gli sprechi e aumentare i margini.

In breve: se vuoi un caricatore, puoi comprarlo. Ma la legge europea non ha nulla a che fare con questa decisione.

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