La battaglia legale tra Apple ed Epic Games continua, ma questa volta sembra che la situazione si stia muovendo a favore di Cupertino. Durante la nuova udienza tenutasi martedì davanti alla Corte d’Appello degli Stati Uniti per il Nono Circuito, i giudici si sono mostrati particolarmente ricettivi agli argomenti presentati dagli avvocati Apple, sollevando dubbi sull’impostazione originaria delle decisioni del giudice Yvonne Gonzalez Rogers.
Apple contesta le ingiunzioni del caso Epic Games
Apple sta cercando di ottenere la revoca o la modifica delle ingiunzioni emesse dal giudice Gonzalez Rogers nel 2021 e nel 2025, chiedendo inoltre che il caso venga assegnato a un nuovo giudice.
Ricordiamo che Epic Games ha riportato con successo Fortnite ed altri giochi su App Store, grazie alla prima decisione storica di qualche mese fa.
Nel corso dell’udienza, l’avvocato Apple Gregory Garre ha concentrato le proprie argomentazioni sulla cosiddetta zero commission rule, ovvero la norma che impedisce ad Apple di percepire qualsiasi commissione per gli acquisti o i download effettuati al di fuori dell’App Store.
“Come si misura un compenso equo?”
Uno dei momenti più significativi dell’udienza è arrivato quando il giudice Milan Smith Jr. ha chiesto in che modo Apple intendesse calcolare un’eventuale commissione “ragionevole” per le transazioni esterne:
“Il sistema iOS è complesso e si è sviluppato in anni di lavoro. Come si misura un compenso equo? Quali costi reali deve coprire Apple?”
Garre ha risposto spiegando che Apple fornisce agli sviluppatori tecnologie, strumenti e sicurezza di alto livello, oltre a un vasto bacino di utenti, elementi che costituiscono un valore economico tangibile:
“Gli esperti potranno determinare il valore di questi strumenti, e noi proporremo una commissione giusta e appropriata in base a tali parametri.”
Il giudice ha poi aggiunto che, viste le circostanze, Apple avrebbe un forte incentivo a proporre un compenso realistico, per evitare ulteriori contenziosi futuri.
La corte riconosce il peso economico della decisione
Nonostante le critiche mosse da Epic Games, la corte ha lasciato intendere di comprendere la posizione di Apple, definendo la completa esclusione delle commissioni come “una penalità significativa”.
Uno dei giudici ha sottolineato:
“Stiamo parlando di miliardi di dollari. Nulla nell’ingiunzione vieta esplicitamente ad Apple di applicare una commissione.”
L’avvocato di Epic, Gary Bornstein, ha replicato ricordando che Apple non aveva mai proposto una commissione ridotta durante il processo originario, ma le sue obiezioni non sembrano aver avuto grande presa sui giudici.
Epic Games vs Apple: caso verso una nuova fase decisiva
La corte d’appello dovrà ora decidere se accogliere la richiesta di Apple di revocare una o entrambe le ingiunzioni o se rinviare il caso al tribunale distrettuale, eventualmente con un nuovo giudice.
Questa udienza segna un momento cruciale per il futuro dell’App Store e per il modello economico di Apple, che da anni difende la sua struttura di commissioni sostenendo che assicura qualità, sicurezza e un ecosistema stabile per milioni di sviluppatori.
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