Errore MediaWorld: vende iPad Air a 15€ e Chiede Restituzione a Tutti

Una vicenda inusuale e spinosa sta coinvolgendo MediaWorld (citato direttamente, come richiesto, in qualità di retailer tecnologico) e centinaia di clienti in Italia. A causa di un presunto bug tecnico, la catena di negozi ha offerto il modello iPad Air da 13 pollici ai possessori di carta fedeltà al prezzo irrisorio di 15 euro, invece del prezzo abituale di €879.

L’offerta è stata elaborata sia per ordini online che per ritiri in negozio, con il pagamento di €15 regolarmente incassato e gli iPad consegnati ai nuovi proprietari. La situazione è precipitata solo undici giorni dopo la vendita, quando MediaWorld ha inviato una comunicazione ai clienti, chiedendo la restituzione dei dispositivi o il pagamento della differenza.

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La Richiesta di Restituzione e la Controproposta di MediaWorld

Il problema principale per MediaWorld risiede nel fatto che il processo di acquisto è stato completato senza intoppi. Come riportato da Wired, le condizioni di vendita allegate all’ordine non contenevano clausole che escludessero esplicitamente gli errori di prezzo o che prevedessero la possibilità, per l’azienda, di richiedere integrazioni successive.

A distanza di quasi due settimane, la catena ha inviato una semplice email (non una comunicazione formale tramite PEC o raccomandata) affermando che il prezzo pubblicato era “chiaramente errato” e proponendo ai clienti due opzioni:

• Mantenere l’iPad Air e pagare la differenza per raggiungere il prezzo corretto, ottenendo però un ulteriore sconto di €150 come gesto conciliativo.

• Restituire il prodotto, ricevere un rimborso di €15 e ottenere un buono sconto di €20 per il disagio.

Molti consumatori si sono opposti a questa richiesta, sostenendo la validità del contratto di vendita.

Cosa Dice la Legge Italiana sull’Errore Manifesto

La possibilità per MediaWorld di annullare o modificare il contratto si basa su un principio del diritto civile italiano che consente di annullare un contratto se l’errore commesso dal venditore è essenziale e riconoscibile dal compratore (Art. 1428 e seguenti del Codice Civile).

Un prezzo di €15 per un iPad Air da oltre 800 euro è chiaramente un errore essenziale. Il nodo cruciale è se questo errore fosse anche riconoscibile dal cliente.

• L’Argomento di MediaWorld: L’azienda sostiene che uno sconto del 98% (da €879 a €15) sia un errore talmente manifesto da dover essere riconosciuto da qualsiasi consumatore “della diligenza media”.

• L’Argomento del Consumatore: Gli esperti legali e le associazioni dei consumatori sottolineano che, in un’era di promozioni aggressive e sconti pubblicitari estremi, un acquirente (soprattutto se acquista un singolo pezzo per uso personale) potrebbe credere che si tratti di una mossa di marketing estrema per i clienti fedeli.

Il Fattore Decisivo: La Forma della Comunicazione

Un altro punto a favore dei consumatori è la natura della comunicazione di MediaWorld. Non essendo stata inviata una diffida formale (come PEC o raccomandata), ma una semplice email, la richiesta si configura, al momento, come una proposta transattiva, non un atto legale perentorio.

La legge e la giurisprudenza sono chiare: per annullare un contratto, il venditore deve agire legalmente e dimostrare in tribunale la riconoscibilità dell’errore.

Per ora, agli acquirenti viene consigliato di non rispondere immediatamente all’email e di rivolgersi alle associazioni dei consumatori o a un legale per valutare la propria situazione, in quanto il contesto (ad esempio, l’acquisto di più pezzi per rivendita) potrebbe giocare a sfavore del cliente. La saga legale e mediatica è destinata a continuare, con tutti gli occhi puntati su come si risolverà il caso dell’iPad Air a 15 euro.

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