Disney fa causa a YouTube per l’assunzione di Justin Connolly

Disney denuncia YouTube per l’assunzione di Justin Connolly, ex dirigente chiave, accusando violazione contrattuale e concorrenza sleale.

Disney scuote l’industria dello streaming

Il mondo dello streaming è in fermento: Disney ha intentato una causa contro YouTube per l’assunzione di Justin Connolly, ex presidente della Disney Platform Distribution. Connolly, con oltre 20 anni di esperienza in Disney ed ESPN, è stato recentemente nominato Global Head of Media and Sports di YouTube, una mossa che ha scatenato una reazione legale da parte della Casa di Topolino.

Le accuse di Disney: violazione contrattuale e concorrenza sleale

Secondo quanto riportato da Reuters, Disney sostiene che Connolly abbia violato un contratto triennale firmato nel novembre 2024, che lo vincolava all’azienda fino al 1° marzo 2027. La causa, depositata presso la Corte Superiore della California, accusa YouTube di aver interferito intenzionalmente con il contratto di lavoro di Connolly, inducendolo a violarlo .

Disney sottolinea che Connolly possiede informazioni sensibili riguardanti le strategie di distribuzione, le trattative in corso e i dettagli finanziari delle licenze, inclusi gli accordi con YouTube TV. La sua conoscenza approfondita delle dinamiche interne rappresenta, secondo Disney, un rischio significativo per la competitività dell’azienda .

Il ruolo di Connolly in YouTube e le implicazioni per il mercato

In qualità di nuovo Global Head of Media and Sports, Connolly sarà responsabile delle relazioni con le principali aziende mediatiche e guiderà l’espansione di YouTube nel settore dello sport in diretta. YouTube ha già compiuto passi significativi in questo ambito, come l’accordo da 14 miliardi di dollari per i diritti di streaming della NFL nel 2022 .

La nomina di Connolly arriva in un momento cruciale, con YouTube che si prepara a trasmettere gratuitamente la partita di apertura della NFL il 5 settembre, un evento che potrebbe consolidare ulteriormente la sua posizione nel mercato dello streaming sportivo .

Conclusioni: una battaglia legale con ripercussioni strategiche

La causa intentata da Disney contro YouTube evidenzia la crescente competizione nel settore dello streaming, dove le aziende si contendono non solo i contenuti, ma anche i talenti chiave. L’esito di questa disputa legale potrebbe avere implicazioni significative per le future collaborazioni e per l’equilibrio di potere tra i giganti dell’intrattenimento digitale.

Resta da vedere come si evolverà la situazione e quali saranno le conseguenze per entrambe le aziende coinvolte. Una cosa è certa: la guerra dello streaming è appena entrata in una nuova fase.

OpenAI fa il colpaccio!

OpenAI ha annunciato l’acquisizione di io, la startup fondata da Jony Ive, celebre ex capo designer di Apple, in un accordo valutato 6,5 miliardi di dollari. Questo rappresenta l’investimento più significativo di OpenAI fino ad oggi e segna un passo deciso verso l’integrazione tra hardware e intelligenza artificiale. La collaborazione tra Ive e il CEO di OpenAI, Sam Altman, è iniziata due anni fa, con l’obiettivo di creare dispositivi che ridefiniscano l’interazione tra esseri umani e tecnologia. 

La startup io, fondata nel 2024, ha riunito un team di 55 esperti, molti dei quali ex dipendenti Apple, tra cui Scott Cannon, Evans Hankey e Tang Tan. Con questa acquisizione, OpenAI intende sviluppare una nuova generazione di dispositivi AI, con il primo prodotto previsto per il 2026. 

Jony Ive, noto per aver progettato prodotti iconici come l’iPhone e il MacBook, guiderà la direzione creativa di OpenAI, mentre la sua società di design, LoveFrom, continuerà a operare indipendentemente. LoveFrom ha collaborato con diverse aziende di prestigio, tra cui Ferrari e Airbnb, e ora si prepara a rivoluzionare il modo in cui interagiamo con l’intelligenza artificiale. 

In un comunicato congiunto, Altman ha dichiarato: “Siamo entusiasti di collaborare con Jony, il più grande designer al mondo, per creare una nuova generazione di computer potenziati dall’AI.”

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